Metti la tua azienda in una storia
Migliaia di anni fa, quando l’uomo non aveva ancora inventato i rudimenti della scrittura, si raccontavano storie. Il raccontare accompagna l’uomo sin dalle origini, è parte integrante della sua stessa natura. Forse per questo motivo lo Storytelling, l’atto del narrare, esercita un fascino particolare sulle persone, trasformandole in ascoltatori, alzando il livello di attenzione e rendendoli così più ricettivi.
Se le storie sono innate nell’uomo, perché non usarle per raccontare anche il lavoro, le esperienze, la professionalità? Tutti i brand e tutte le aziende hanno una storia da raccontare. Il Corporate Storytelling è molto più di una forma di comunicazione. È identificazione, condivisione, coinvolgimento, creatività, successo.
Da dove si comincia? Dall’Internal branding ovviamente
Per potersi raccontare le aziende, hanno bisogno di compiere un percorso a ritroso per chiarire e definire la propria identità, attraverso la presa in considerazione dei propri punti di forza e di quelli di debolezza. Si ha la necessità di conoscere innanzitutto se stessi per potersi poi raccontare agli altri. Narrando se stessa, l’azienda ha la possibilità di definire e veicolare la propria mission innanzitutto all’interno, garantendo così una condivisione di valori e obiettivi tra chi il lavoro lo fa e ha bisogno di essere formato e coinvolto a pieno nelle dinamiche aziendali.
Con un saldo e definito Internal branding è possibile iniziare a pianificare l’External branding
Dopo aver trovato la propria identità, l’azienda dovrà imparare a raccontarsi. Attraverso le parole, i suoni, le emozioni, l’azienda dovrà invogliare i potenziali consumer ad “ascoltarla” e successivamente a sceglierla. Per farlo dovrà, per prima cosa, imparare a riconoscere l’eterogeneità del mercato di riferimento, adattando alla moltitudine dei target la propria narrazione. Fortunatamente oggi i brand hanno la possibilità di poter scegliere tra diversi canali comunicativi e piattaforme mediali offerti, in larghissima parte, dalla rete. La blogsfera e le varie piattaforme social sono i canali che meglio si prestano al corporate storytelling. Facebook, Instagram, Twitter, YouTube, Pinterest, siti web e blog, se opportunamente utilizzati, sono in gradi di fornire eterogeni strumenti narrativi.
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Un linguaggio semplice e fresco, contenuti emozionati veicolati da immagini e video, il contatto diretto con il consumer faranno sentire quest’ultimo finalmente ascoltatore ma allo stesso tempo anche interlocutore. Quando questo sarà successo, avrete finalmente imparato a “raccontare la nostra storia”.
Raccontare le emozioni. Raccontare storie vere.
In che modo il corporate storytelling si differenzia dalle classiche strategie di web marketing?
Se il saper raccontare non è cosa facile, il saper raccontare emozionando è addirittura un’arte. Sta proprio nell’utilizzo dei canali emozionali la chiave di volta dello storytelling. La storia raccontata dall’azienda deve avere la capacità di emozionare, incuriosire, coinvolgere i potenziali consumer. In questo modo valori e ideali delle due differenti parti andranno a combaciare e il consumer diverrà “prosumer”, rivestendo un ruolo attivo nel processo di creazione e rafforzamento del brand reputation.
In un mercato colmo di messaggi, contenuti e opportunità, l’azienda ha la necessità di trasformare se stessa in un brand narratore. Solo raccontandosi, e facendolo in maniera diversa e innovativa, avrà la possibilità di emergere dal miasma delle parole, delle immagini e dei video che ogni giorno ci bombardano. Sarà infatti proprio storytelling a spingerci inevitabilmente verso quei prodotti o quelle aziende con i quali condividiamo qualcosa, condividiamo una storia.
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